A gran richiesta oggi vi
parlo delle intolleranze alimentari...
Per fare questo mi
avvalgo degli scritti di diversi esperti nel settore, tra cui il Dottor
Speciani dal suo sito "Eurosalus".
Iniziamo col capire cosa
sono le intolleranze alimentari:
Si parla di reazioni avverse al cibo
ogni qual volta vi è un disturbo legato all'assunzione di un cibo. L'European
Academy of Allergology and Clinical Immunology ha proposto la distinzione tra
reazioni tossiche e non tossiche. Le reazioni tossiche, o da avvelenamento,
sono causate dalla presenza di sostanze tossiche nell’alimento (per esempio
l'avvelenamento da funghi). Le reazioni non tossiche, invece, dipendono dalla
suscettibilità dell’individuo e si suddividono in allergie e intolleranze
alimentari.
Le intolleranze alimentari possono
essere definite come tutte quelle reazioni avverse al cibo non mediate dai
meccanismi di ipersensibilità immediata tipici delle allergie alimentari.
In genere, una intolleranza alimentare
si presenta con le seguenti caratteristiche:
- è
solitamente dose dipendente, ovvero la gravità dei sintomi aumenta
all'aumentare della quantità di sostanza assunta;
- può
coinvolgere o meno il sistema immunitario del soggetto colpito;
- può
avere un effetto ritardato, ovvero l'ingestione della sostanza a cui si è
intolleranti può scatenare una reazione anche a distanza di ore
dall'assunzione;
- può
avere una soglia di tolleranza, ovvero può esistere una soglia
quantitativa al di sotto della quale la molecola incriminata non causa
alcun sintomo.
tratto da www.cibo360.it
Come comportarsi dunque?
CON UNA ALIMENTAZIONE A ROTAZIONE!
Oggi sappiamo con certezza che la modulazione della assunzione alimentare
può essere uno dei più importanti fattori per controllare la"infiammazione
da cibo", causa di una vasta serie di disturbi acuti e cronici.
Gli obiettivi di una terapia dietetica corretta, pienamente descritta nel
libro di Attilio Speciani "Recuperare la tolleranza alimentare" sono:
- favorire il recupero della tolleranza nei confronti dei cibi non tollerati
- evitare pericolose diete di eliminazione, utili solo in caso di allergia classica
- consentire il rispetto della socialità e del piacere legati all’alimentazione mediante l’attuazione di una dieta di rotazione che preveda alcune giornate di alimentazione libera.
Nella situazione sociale e ambientale attuale appare indispensabile
favorire la varietà dell’alimentazione, anche perché la ripetizione
sistematica dell’assunzione di alcuni alimenti (anche nel caso che vadano a
sostituire quelli non tollerati) dà facilmente luogo all’insorgere di nuove
ipersensibilità.
La soluzione alle intolleranze alimentari è perciò la VARIETA'. Nel
momento in cui variamo spesso i cibi che mangiamo, cerchiamo di consumare
alimenti di stagione e stimoliamo il nostro corpo grazie al movimento, le
fastidiose intolleranze non faranno più parte della nostra vita!
Nuovi studi ci portano inoltre la possibile correlazione tra INTOLLERANZE E
STRESS.
Secondo un nuovo studio eseguito dalla Fondazione Irccs Cà Granda di
Milano l’origine di molte intolleranze alimentari è psicologico:
le vere cause potrebbero essere appunto lo stress, l’ansia o magari
anche la depressione.
Ecco perchè è molto importante riflettere sul nostro benessere a 360°, come
benessere mente-corpo, per far sì che, proteggendo noi stessi sia come fisico
che come benessere mentale, potremo raggiungere la piena serenità nella vita
quotidiana.
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