mercoledì 7 novembre 2012

PROGETTO DIFESA DONNA

  OTTOBRE-DICEMBRE 2012

Il comune di San Zenone al Lambro propone il 

"CORSO DI AUTODIFESA" 


Completamente gratuito il corso prevede due incontri settimanali 

coordinati dal Maestro di Judo Nazzareno Petrini

 

 
 
Inoltre, il giorno Giovedi 22 Novembre alle ore 21.00
presso l'aula consigliare del comune di San Zenone al Lambro, 
le Dott.sse Monica Pirola e Stefania Moretti 
terrano un intervento sugli aspetti Psicologici e Legali 
della Legittima Difesa.
 
NON MANCARE!

giovedì 25 ottobre 2012

MANGIARE PER STRESS...

Uno studio ha indagato un fenomeno conosciuto solo in parte:
il nesso tra stress e sovrappeso.



Lo stress, secondo la dottoressa Zofia Zukowska della Georgetown University di Washington DC , non solo può indurre a mangiare di più, ma fa assimilare di più quello che mangiamo. 
L'ormone 'neuropeptide Y' (NPY), fa il resto, permettendo l'accumulo di maggiori quantità di grasso alle cellule del tessuto adiposo, in particolare proprio dove sono più pericolosi e cioè attorno alla vita, conferendo quella forma a mela (obesità centrale) che è legata a ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari.

"Sotto stress - spiega la dottoressa Zukowska - molte persone tendono a mangiare di più per cui si pensa che lo stress danneggi la silhouette perché induce a mangiare troppo. Ma questa è solo una parte del problema", sottolinea la ricercatrice. "Noi abbiamo dimostrato che lo stress fa ingrassare anche per altre vie - spiega - non perché induce a mangiare troppo ma perché fa assimilare di più quello che mangiamo".

Questo effetto, precisa l'esperta, diventa ancora più marcato quando, proprio perché sotto stress, si è presi da 'fame nervosa' e si mangia troppo.
"Abbiamo visto che se mangi il doppio delle calorie a causa dello stress - spiega Zukowska - il corrispondente aumento di peso non sarà di due volte (cioè equivalente all'ammontare delle calorie ingerite) ma quattro volte tanto", come se sotto stress si assimilasse il doppio.

Come risolvere questo problema? 
Lavorando in sinergia su alimentazione e stress.

Consulenze psicologiche volte a lavorare sulla fonte di stress ed un controllo dell'introito alimentare, sono sicuramente la risposta a questa grande problematica!
Ammettere di avere un problema ed attivarsi per risolverlo è il primo grande passo verso il proprio benessere!

L'approccio ANTI-DIETA lavora proprio su questo! Grazie alle tecniche cognitivo-comportamentali è possibile individuare i comportamenti alimentari non corretti e i pensieri disfunzionali sottostanti; inoltre con un counseling psicologico mirato, si possono risolvere o almeno limitare le fonti di stress e perseguire i propri obiettivi più serenamente!

Per informazioni: Dott.ssa Pirola - monicapirola@yahoo.it - 02.86.87.51.64

mercoledì 24 ottobre 2012

MANGIARE PER NOIA

Le persone che combattono con il peso, spesso sono soggette all’alimentazione emozionale, ovvero "la situazione vissuta da quei soggetti che mescolano le emozioni con l'assunzione di cibo e usano il cibo per far fronte alle emozioni che ogni giorno incontrano".

Spesso infatti, chi è a dieta fallisce perchè è “stressato, stanco, arrabbiato o annoiato”.
Sì, perchè anche la noia nuoce alla dieta.

Ci sono molte piccole strategie che si posso attuare per evitare di mangiare per noia, ognuna di queste può essere indicata per alcuni soggetti e non per altri, è infatti un elemento completamente soggettivo.
Ecco alcune idee per evitare di mangiare "PER NOIA":
- una passeggiata all'aria aperta
- svolgere quelle faccende che "da sempre rimandiamo"
- leggere un libro o una rivista
- ascoltare brani musicali piacevoli e coinvolgenti
- disegnare/creare con le mani
- approfondire argomenti frivoli ma coinvolegenti, es. trucco, abbigliamento, macchine, viaggi...

L'importante è solo "METTERCI LA TESTA".
Impariamo a non fare le cose "tanto per farle", ma a goderci ogni attimo dell'attività che stiamo svolgendo, vedrete che il cibo non farà più parte dei vostri pensieri!

Un'ultimo elemento importate è cercare di capire quali sono le situazioni in cui “mangiamo per noia”: quando aspettiamo il partner? Al lavoro, con un collega noioso? Nell'attesa delle attività sportiva dei figli?

Ogni situazione può avere precise modalità per evitare di mangiare in eccesso e in modo continuo!

E voi, quando mangiate per noia? Scrivetemi le occasioni in cui vi capita, insieme possiamo trovare nuove idee per evitarlo! ;-)

A presto,
Dott.ssa Pirola

sabato 20 ottobre 2012

COMINCIAMO DALLA NOSTRA TAVOLA

Interessantissimo articolo di Rossana Biffi  

Le prescrizioni contro tumori e malattie del cuore del dottor Franco Berrino: 


«Attività fisica. Alcuni esami indispensabili. E una corretta alimentazione».

Secondo studi ormai trentennali dell’oncologia mondiale, con una buona dieta si potrebbero evitare il 30-40 per cento di tutti i tumori. Prevenzione significa seguire le iniziative che riducono il rischio di ammalarsi: «La prevenzione primaria consiste nell’eliminare la causa delle malattie, e le cause delle malattie stanno nel nostro ambiente e nel nostro stile di vita», spiega il dottor Franco Berrino, epidemiologo di esperienza internazionale, direttore del Dipartimento di medicina preventiva all’Istituto dei tumori di Milano. «Poi c’è stata un’estensione del termine: prevenzione nel senso di trovare precocemente malattie o condizioni premorbose per poterle curare, in modo che la malattia conclamata non si manifesti. Esempi tipici di questa prevenzione secondaria per i tumori maligni sono il pap-test e la mammografia».
  • Guardiamo all’intera famiglia, iniziando dai bambini. Quali esami far fare loro?
«Gli esami che io raccomando, per tutte le età, sono veramente pochi. Per i bambini, bisogna fare alla nascita quelli per difetti congeniti che possono causare ritardi nel sistema nervoso, come la fenilchetonuria e l’ipotiroidismo congenito. In Italia sono anche importanti gli esami per le patologie delle emoglobine, ancora presenti in certe zone. A parte ciò, quando il bambino è nato e sta bene, il mio punto di vista è di non fare assolutamente nulla. Bisogna dargli da mangiare cose corrette. Naturalmente, il latte della mamma il più a lungo possibile. Almeno sei mesi di allattamento materno sono estremamente importanti per dare al bambino un meraviglioso sistema immunitario e farlo crescere robusto. La raccomandazione che darei alle mamme è: se il bambino sta bene, è contento, gioca, non preoccupatevi».
  • Uno stile di vita sano da bambini?
«Per loro, anche la prevenzione alle malattie sta in un alimentazione corretta e nel moto. È fondamentale che si muovano. Allora spegniamo la televisione, perché non si abituino a viverci di fronte. E stiamo attenti anche a questo impero commerciale delle playstation. Non voglio dire che non debbano andare su Internet e così via. Però devono essere formati a utilizzare il corpo nella sua totalità, e non soltanto le dita delle mani sulle tastiere. Naturalmente le attività sportive sono le cose migliori, ma basta anche fare passeggiate e giocare».
  • E sulla loro alimentazione?
«I nostri bambini sono fin troppo nutriti e c’è un problema crescente di obesità infantile, legata a ciò che mangiano e alle bevande zuccherate. Queste ultime sono fra le principali cause dell’obesità infantile, compresi i succhi di frutta con lo zucchero. Leggiamo le etichette quando comperiamo le cose al supermercato: se c’è zucchero in un succo di frutta, non compriamolo. I cibi troppo ricchi di zucchero, di grassi e di farine raffinate sono quelli che fanno diventare i bambini obesi. Fra questi ci sono le famose merendine. Qui da noi organizziamo corsi per merendine, nei quali facciamo fare ai bambini stessi degli ottimi dolci senza zucchero, con farine non troppo raffinate, dolcificati con frutta secca, uva sultanina, albicocche secche».
  • Cosa devono mangiare, allora?
«Non c è grande differenza tra l’alimentazione dei bambini e quella degli adulti. Vede, nel 2007 il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro ha prodotto un volume imponente, dopo anni di lavoro da parte di 15 gruppi di ricerca (compreso il nostro) sparsi in tutto il mondo. È stato un lavoro di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione e cancro. Poi un comitato di saggi ne ha tratto raccomandazioni generali, e queste raccomandazioni anticancro sono le stesse che valgono per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. 
La prima è quella di mantenersi snelli per tutta la vita; 
la seconda, di fare attività fisica tutti i giorni, almeno mezz’ora di passeggiata veloce. 
La terza riguarda anche un po’ come fare a non ingrassare, e dice: ridurre i cibi ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. I cibi ad alta densità calorica sono quelli fatti con la farina 00, i nostri dolci di pasticceria, i cibi pronti che si acquistano al supermercato e che sono ricchi di zuccheri e grassi. 
La raccomandazione successiva dice: basare la propria alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, non raffinati industrialmente. Cioè cereali, legumi e una grande varietà di verdure stagionali e frutta. I cereali vanno bene tutti, quindi riso integrale, farro, orzo, miglio, grano saraceno anche se non è proprio un cereale, mais nonostante l’indice glicemico piuttosto alto. Per cereali intendo non quelli già pronti e reclamizzati per la colazione, ma quelli che si cucinano. Sono i piatti che i popoli del mondo hanno sviluppato fin dall’antichità: la nostra pasta e fagioli, il cous cous con i ceci dell’Africa, il riso con la soia in Oriente, i fagioli neri con il mais in Messico».
  • E per quanto riguarda la carne, il pesce, i formaggi?
«Sempre nel rapporto c’è una raccomandazione: ridurre il consumo di carne rossa ed evitare quello di carni conservate, i salumi per intenderci. Chi vuole mangiare la carne rossa, dovrebbe non superare il mezzo chilo a settimana, mentre dei salumi andrebbe fatto un consumo del tutto eccezionale. Non ci sono raccomandazioni sulle carni bianche, né sul pesce. Neppure su latte e formaggi, perché qui i risultati degli studi sono ambigui e sono contrastanti, tra un tipo di tumore e l’altro. Ci sono invece sul legame tra latte e formaggi e malattie cardiovascolari, perché sono fonti di grassi saturi, assieme a carni rosse e salumi, e quindi fanno aumentare il colesterolo e crescere i rischi cardiovascolari».
  • Da anziani, lo stile di vita raccomandato è uguale a quello per gli adulti?
«Fondamentalmente sì. La malattia più drammatica della persona anziana è la demenza, l’Alzheimer. Sempre più studi mostrano come la stessa alimentazione che favorisce il diabete (troppo ricca, troppo piena di zuccheri e grassi, e accompagnata a vita sedentaria) favorisca anche l’Alzheimer. Gli anziani prendono farmaci per molte cose, ma nella stragrande maggioranza dei casi i loro disturbi metabolici possono essere prevenuti con lo stile di vita».
  • Vediamo gli esami raccomandati.
«Sono quelli da fare quando non si è più giovanissimi: gli esami del sangue per misurare il colesterolo, i trigliceridi, verificare il funzionamento del fegato. E poi ci sono quelli raccomandati per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori. Ce ne sono alcuni di provata efficacia, come il pap-test e la mammografia. Anche la ricerca del sangue occulto nelle feci, sarebbe sensato che tutti la facessero dopo i 50 anni, perché può ridurre la mortalità per tumore all’intestino. Invece, alcuni di noi del mondo della sanità pubblica, raccomandiamo di non fare l’esame per la diagnosi precoce dei tumori alla prostata, perché lì è molto dubbio se i benefici siano superiori ai danni. Tra i 60 e i 70 anni, il 40 per cento degli uomini ha un cancro alla prostata; a 80 anni, lo ha l’80 per cento. La maggior parte di questi cancri si manifesterà solo dopo la nostra morte, che con tutta probabilità avverrà a causa di altre malattie, ma se andiamo a fare degli esami, rischiamo di trovare questi tumori e se li troviamo, ovviamente, saremo portati a curarli. Se lo facciamo, però, causiamo dei danni: impotenza, incontinenza. Gli esami di diagnosi precoce hanno lati positivi e negativi, e la gente dovrebbe essere informata di entrambi».
  • Diverso stile di vita: ma come riuscirci?
«Guardi, se si è grassi non significa fare diete contando le calorie, ma solo cambiare le cose che si mangiano. In molti centri qui in Italia, stiamo iniziando uno studio chiamato Progetto Diana (per informazioni: www.istitutotumori.mi.it, telefono 02/23.90.28.68): vogliamo raggiungere alcune migliaia di donne operate di cancro alla mammella negli ultimi cinque anni, per vedere se modificando lo stile di vita riusciamo a modificare le recidive di questo cancro. Tra le donne che hanno partecipato a una prima fase, quelle che erano grasse sono dimagrite sistematicamente senza che noi dicessimo di mangiare poco. Hanno smesso di mangiare il pane bianco, il riso bianco, i fiocchi di cereali industriali a colazione, le farine raffinate. Hanno mangiato quotidianamente i cereali integrali, i legumi, le verdure e hanno ridotto il consumo di grassi di provenienza animale, cioè di carni e latticini. Il tutto mangiando molto bene, perché hanno seguito i nostri corsi di cucina, per imparare a cucinare queste cose senza rinunciare ai piaceri gastronomici».

Rosanna Biffi
  
   
GLICEMIA
Eventualmente associato alla ricerca del glucosio nelle urine (glicosuria), la glicemia è consigliata alle persone in sovrappeso e a quanti presentano familiarità per diabete e malattie cardiovascolari. In ogni caso la glicemia andrebbe ripetuta annualmente dopo i 45 anni. Il diabete non riconosciuto e quindi non trattato aumenta il rischio di infarto, ictus, malattie renali, problemi alla circolazione degli arti e alla vista.
PRESSIONE ARTERIOSA
Per tutti: almeno ogni anno. Il controllo regolare consente di individuare un'eventuale ipertensione e di trattarla, riducendo il rischio di malattie cardiache e renali.
COLESTEROLO
La colesterolemia è consigliata a chi ha familiarità con malattie cardiovascolari o altri fattori di rischio, come ipertensione e diabete. In caso di elevati livelli nel sangue l’esame va ripetuto in base alle indicazioni del medico.


E tu che tipo sei?
Cinque profili per capire i check up giusti
Se vi riconoscete in una di queste cinque tipologie, ecco alcuni test specifici da fare con regolarità, anche se state bene.
IL PIGRO
Il pericolo viene dal metabolismo eccessivamente rallentato e dalla facilità di assumere peso. Conviene studiare con cura il profilo di rischio cardiovascolare: colesterolo Hdl, Ldl, trigliceridi e glicemia non possono mancare. Per valutare meglio il metabolismo può essere utile anche la misurazione dell'azoto nel sangue (azotemia), della creatinina (indice di funzionamento dei reni) e degli elettroliti, vale a dire sodio e potassio.
IL SOVRAPPESO
In agguato c'è la sindrome metabolica, quella serie di alterazioni che portano alla resistenza all'insulina e aprono la porta al diabete e a un maggior rischio cardiovascolare e di tumori. Oltre alla misurazione del girovita, fatta dal medico, tra gli esami del sangue conviene controllare la glicemia e l'emoglobina glicosilata, nel caso la glicemia sia elevata. Attenzione ai parametri di rischio cardiovascolare: elevati valori di colesterolo Ldl e/o trigliceridi, bassi valori di Hdl. Un occhio speciale va prestato alla pressione arteriosa.
LO SPORTIVO
Dovrebbe sottoporsi regolarmente a esami che permettano di valutare la resistenza dell'organismo allo sforzo. Fondamentale è l'elettrocardiogramma da sforzo, cui aggiungere una misurazione nelle 24 ore della pressione arteriosa, per valutare la risposta cardiovascolare alla fatica. Da non dimenticare gli esami del sangue che prevedono il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, oltre alla valutazione dell'emocromo con particolare attenzione all'emoglobina contenuta nei globuli rossi che potrebbe indicare un anemia.
LO STRESSATO
Fondamentale è capire la reazione dell'organismo alla tensione. 
Nei centri specializzati si effettua la cosiddetta valutazione neurovegetativa: diversi esami mirati, tra cui un elettrocardiogramma da sforzo e la misurazione della pressione arteriosa e del battito cardiaco per 24 ore, al fine di capire la variabilità della frequenza cardiaca. Soprattutto nelle fasce d'età più avanzate, possono essere consigliati l'ecocardiogramma e la valutazione delle pareti delle carotidi, arterie che portano il sangue al cervello. Sono utili anche per chi è in sovrappeso.
IL FUMATORE
L'imperativo assoluto, la prima e necessaria prevenzione per scongiurare il tumore al polmone (oltre a enfisema polmonari, patologie circolatorie e cardiache, ictus e rischio di impotenza) è smettere di fumare. Si respira meglio, meno tosse, catarro, faringiti, laringiti, bronchiti croniche, maggiore resistenza fisica, calma e concentrazione, si dorme meglio, si russa di meno ecc.). Il fumo è un fattore di rischio per i vasi sanguigni, e quindi l'intera batteria dei controlli dei valori dei lipidi nel sangue e della pressione arteriosa sono fondamentali. In questo caso, però, vanno tenute sotto controllo le vie respiratorie. Per identificare un eventuale tumore in fase iniziale non serve la classica lastra al torace; la Tomografia computerizzata spirale è più sensibile, ma non è ancora chiaro se consenta di ridurre la mortalità per cancro al polmone. Molto utili anche spirometria e misurazione della percentuale di ossido di carbonio presenti nell'aria respirata.

giovedì 27 settembre 2012

Dott.ssa MONICA PIROLA

CHI SONO E COSA FACCIO?

Sono la Dott.ssa Monica Pirola, Psicologa Clinica. 
Mi occupo di sostegno psicologico all'individuo e alla coppia che attraversa un periodo di difficoltà.

Mi occupo inoltre di dimagrimento attraverso un approccio prettamente psicologico; sono infatti esperta in Comportamento Alimentare e Tecniche di Gestione del Peso Corporeo.

L'approccio anti-dieta è un nuovo metodo per perdere i chili di troppo in modo sano e graduale, con l'obiettivo di raggiungere il pieno benessere psico-fisico. Questa metodologia opera in un'ottica di educazione alla Gestione del Peso Corporeo.
Con l'utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali è possibile individuare i comportamenti alimentari non corretti e i pensieri disfunzionali sottostanti.

Durante le sedute verranno analizzati infatti:
  • abitudini alimentari
  • il significato che l'individuo attribuisce al cibo
  • le credenze su ciò che fa ingrassare
  • l'associazione tra cibo ed emozioni e lo stile di vita, compresa l'attività fisica.
Ricevo a Milano, Melegnano,
Ossago Lodigiano e Cassina De Pecchi.

MILANO: Via Ariosto, 20
MELEGNANO: Via Turati, 5
OSSAGO LODIGIANO: Via Aldo Moro
CASSINA DE PECCHI: Piazza Europa

venerdì 27 luglio 2012

L'alimentazione dell'iperteso


 


L’ipertensione arteriosa è l’aumento patologico e costante della pressione del sangue nelle arterie.
Nel nostro sistema circolatorio la pressione sanguigna dipende dal flusso di sangue che il cuore riesce a pompare e dalla resistenza che gli viene opposta dalle arterie.

I sintomi più comuni della ipertensione sono: pesantezza del capo, malessere generale, vertigini, stordimento, crampi, disturbi cardiovascolari (emorragie, insufficienza cardiaca, insufficienza renale, ecc) , ma l’ 80% degli ipertesi non presentano sintomi, situazione che aumenta il rischio di morte. Per questo molte volte l’ipertensione viene riconosciuta come “nemico silenzioso” ed è importante sottoporsi a frequenti misurazioni della pressione, specialmente per le persone a rischio, con precedenti familiari di ipertensione o per coloro che sospettano di soffrire di questo problema.
L’ipertensione provoca danni alle arterie, al cuore, ai reni, alla retina e al cervello, per questo è importante prevenire e curare questa alterazione.
Nel trattamento dell’ipertensione sono fondamentali tre aspetti: la dieta, l’attività fisica e la terapia. 
È importante sottolineare che la terapia medica da sola non può diminuire i livelli di pressione arteriosa se non viene accompagnata ad una dieta iposodica (controllata in sodio / sale) e da una corretta attività fisica

Solo i pazienti che adottano un cambio di vita hanno successo nel controllo della pressione.

Raccomandazione per chi soffre d’Ipertensione:
  1. La prima cosa che si raccomanda per diminuire la pressione arteriosa è la riduzione dell’ apporto di sodio nell’alimentazione di ogni giorno.
  2. Il secondo passo è ridurre il peso, se il soggetto presenta obesità o sovrappeso, perchè per ogni chilo di sovrappeso che la persona ipertesa presenta, i livelli di pressione arteriosa aumentano del 8%. 
  3. Il terzo aspetto da considerare è l’attività fisica. Si è dimostrato che per gli ipertesi il miglior esercizio è la camminata in superficie piana per 1 ora al giorno, divisibile anche in due sezioni da 30 minuti. La frequenza deve essere di 3 volte alla settimana. 
Altri fattori di rischio modificabili che devono essere controllati a fine di migliorare i livelli di pressione arteriosa sono:
Lo stress: se vivi una vita veloce, con molte responsabilità e poco tempo da dedicare al benessere e al relax, devi riflettere e cominciare a gestire meglio lo stress, cercando più tempo da dedicare a te stesso, perchè lo stress aumenta i livelli di pressione arteriosa. Bisogna acquisire un buon autocontrollo in alcune situazioni, per non soffrire inutilmente di stress. Esistono inoltre alcune tecniche di rilassamento molto efficaci come lo yoga, tecniche di rilassamento, training autogeno...


Come deve comportarsi una persona a cui sia stata diagnosticata una Ipertensione Arteriosa?
  • Ridurre il peso corporeo se ci si trova in sovrappeso o obesità.
  • Abolire il fumo.
  • Aumentare l’attività fisica.
  • Ridurre l’apporto di sale ed alcol.
  • Mantenere attraverso la dieta un adeguato apporto di potassio, calcio e magnesio.
  • Ridurre lo stress.
Raccomandazioni Dietetiche per l’iperteso:
  • Aumentare il consumo di frutta e vegetali.
  • Consumare carne rossa non più di tre volte a settimana.
  • Non aggiungere sale alle pietanze, si può dare sapore al cibo con altri condimenti (prezzemolo, origano, aglio, pepe, ecc)
  • Consumare alcool con moderazione: non più di 2 bicchieri di vino al giorno per l’uomo e 1 per la donna.
  • Aumentare il consumo di pesce in quanto ricco di Omega – 3 ,specialmente il salmone ed il tonno.
  • Controllare il consumo di dolci e bevande zuccherate.
  • Sostituire i formaggi salati con quelli non salati.
  • Eliminare il consumo di alimenti conservati in sale, lattine , insaccati, scatolame e affumicati. 
 

martedì 26 giugno 2012

COME NON INGRASSARE DURANTE LE FERIE ESTIVE

E' luogo comune che si tenda ad ingrassare più facilmente in inverno. Purtroppo però molte persone si trovano spesso in estate, ed in particolar modo in vacanza, ad abbandonare tutte le buone abitudini prese durante il periodo lavorativo ed "abbandonarsi" ad ogni prelibatezza culinaria della zona di villeggiatura.

Ecco alcuni consigli su come non ingrassare in estate:
  1. Bere molta acqua;
  2. Prediligere cibi freschi, come le insalate, o piatti leggeri, come le verdure di stagione e i cereali integrali;
  3. Evitare di pranzare e cenare spesso fuori: nei ristoranti le tentazioni sono maggiori;
  4. Evitare fritti e piatti eccessivamente conditi;
  5. Evitare gli aperitivi con gli amici troppo di frequente, eventualmente optare su succo di pomodoro condito e pinzimonio;
  6. Diminuire drasticamente le bevande alcoliche;
  7. Sì al gelato ogni tanto ma senza esagerare, prediligere sempre quello alla frutta
  8. Evitare di impigrirsi troppo durante le vacanze al mare: va bene cedere al relax della spiaggia ma mai lasciarsi prendere dall’ozio più sfrenato;
  9. Fare attività fisica: jogging, nuoto, beach volley, bicicletta, passeggiate. 
Alcuni consigli?

LA COLAZIONE ESTIVA:

D’estate dobbiamo abbassare la temperatura del corpo per mantenere il nostro benessere e lo facciamo attraverso il meccanismo dell’evaporazione del sudore. Quindi abbiamo bisogno di acqua e di sali minerali come il sodio, il potassio e il magnesio che ci aiutano a mantenere un corretto equilibrio idro-salino”.
Come comportarsi, dunque, per una colazione sana e corretta in piena estate? Vediamo quello che non deve mai mancare sulla tavola della prima colazione e scopriamo cosa può offrirci di nuovo e goloso l’estate:
  • La frutta: finalmente tante varietà da mettere in una bella cesta a centro tavola. Molti liquidi: bevande fresche tipo spremute di frutta o succhi senza zucchere ci aiutano a tenere il giusto livello di idratazione.
  • Il solito tè o caffè caldi non vanno proprio giù? Sostituiamoli con un caffè lungo americano rinfrescato da due cubetti di ghiaccio oppure scegliamo una centrifuga di mele.
  • I cereali: sappiamo che quelli integrali sono da preferire per il maggior apporto di fibre, ma forse la solita fetta di pane con miele e marmellata dopo i mesi dell’inverno ci è venuta a noia. Rinnoviamo il menù con i cereali pronti per la prima colazione che con il latte freddo mantengono al top la loro croccante fragranza. Anche tra questi prodotti la scelta non è difficile: in commercio ve ne sono per tutti i gusti (con frutta, cioccolato, miele e mandorle). Numerosi nutrizionisti, inoltre, consigliano cereali di tipo integrale perché, a differenza dei raffinati, mantengono tutte le proprietà nutritive intatte, come vitamine e minerali.
PRANZO e CENA

In estate capita spesso di doversi organizzare per pranzare in giro. Quali sono gli alimenti ideali per far fronte alla calura e al sole? Sicuramente cibi ricchi di acqua e vitamine, perfetta la frutta e le bevande che la contengono.
Per il PRANZO se vi siete dedicati al nuoto (per chi va al mare) e all’attività fisica (una bella camminata in montagna) scegliete un pasto più ricco come la pasta fredda e le insalate estive con proteine come l’insalata di pollo. Se amate la praticità meglio preparare dei panini (semplici e con poche salse) e magari terminare il pranzo con uno yogurt magro. Se invece le vostre vacanze sono all’insegna del totale relax meglio prediligere le proteine ed una piccola quantità di carboidrati: si a carne, pesce e uova con una bella insalatona accompagnati da del pane tostato.
Per la CENA via libera alle grigliate. Pesce e carne alla griglia accompagnate da verdure grigliate o da una fresca insalata sono il toccasana della linea,ma mi raccomando, senza esagerare con OLIO, CONDIMENTI ECCESSIVI o con TROPPO PANE.
Come SPUNTINI via libera a frutta e verdura fresca di stagione!!!!

giovedì 21 giugno 2012

20 Regole Contro il Colesterolo Alto




Chi ha il colesterolo alto deve fare molta attenzione a ciò che mangia e deve dunque seguire alcuni accorgimenti dietetici che sono fondamentali per ridurre o tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Deve inoltre tenere sotto controllo il peso
Ecco, nei dettagli, cosa mangiare e cosa, invece, evitare. 
  1. Bere molto: almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. 
  2. Evitare il consumo di alcol, compresi vino e birra. Mangiare a intervalli regolari e programmare due piccoli spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. 
  3. Non saltare i pasti. 
  4. Seguire un’alimentazione varia, non mangiare, cioè, sempre gli stessi alimenti, nemmeno quelli più dietetici. Evitare i piatti pronti e i cibi precotti, spesso troppo ricchi di grassi. 
  5. Non eccedere nei condimenti grassi e/o elaborati, per insaporire le pietanze utilizzare spezie (pepe, peperoncino, zafferano, noce moscata ...) e aromi (prezzemolo, basilico, aglio, rosmarino, salvia, menta, alloro …) 
  6. Non eccedere nel consumo di zucchero e preferire gli alimenti contenenti zuccheri complessi (pasta e pane). Limitare, invece, il consumo di cibi a base di zuccheri semplici (succhi di frutta, bibite zuccherate, biscotti, torte). Per quanto riguarda biscotti e torte, è meglio preparale in casa ed evitare di mangiare quelle confezionate. I prodotti a base di farina integrale sono da preferire. Non associare i latticini con i prodotti integrali (per esempio pane integrale con formaggio). 
  7. Evitare il pane condito (panini al latte, con lo strutto, con l’olio). Consumare solo pane fatto con farina, acqua, lievito e sale. 
  8. Prendere l’abitudine di leggere le etichette delle confezioni ed evitare tutti gli alimenti che contengono più di 16 g di grassi per 100 grammi di prodotto. 
  9. Grassi e condimenti. Tutti i grassi vanno limitati molto. Tra tutti i condimenti quello preferibile è l'olio extravergine d’oliva, soprattutto se consumato a crudo. Da evitare assolutamente burro, margarina, olio di semi vari e strutto. Sì al sugo con pomodoro fresco o con ricotta; il ketchup, la mostarda e la maionese light possono essere usate con moderazione e saltuariamente; vanno invece evitate la maionese normale, i condimenti pronti per le insalate (condire l’insalata con aceto o limone e poco olio extravergine di oliva), le creme ai formaggi. 
  10. Carni. Scegliere sempre la parte più magra della carne e togliere il grasso visibile. Il pollo va mangiato solo dopo averlo privato della pelle, che va tolta prima della cottura. Da evitare le carni più grasse (oca, anatra, castrato), le frattaglie, la pancetta, zampone, wurstel, cotechino e salsiccia. Bene invece cavallo, petto di pollo e di tacchino, coniglio, vitello, manzo e la parte magra del maiale. 
  11. Insaccati. Vanno limitati, ma va bene consumare prosciutto crudo (privo del grasso), bresaola e speck. Da evitare, invece, mortadella, coppa e salumi grassi (salame, ventricina eccetera). 
  12. Prodotti caseari. Sì a latte scremato o parzialmente scremato, ricotta vaccina, scamorza, mozzarella, parmigiano, yogurt magro. No a latte intero, pecorino, asiago, provolone stagionato, gorgonzola, taleggio, caciocavallo, groviera, robiola, panna, mascarpone, yogurt intero. 
  13. UovaNon consumare più di due uova a settimana, sode o alla coque. Evitare le uova fritte e le frittate. 
  14. Pesce. Mangiarlo almeno due volte a settimana, va bene anche quello surgelato. Sì a merluzzo, nasello, sogliola, spigola, trota, seppia, orata, dentice. Il tonno va bene, anche in scatola, a patto che sia al naturale. No, invece, a frutti di mare, molluschi, crostacei, baccalà, stoccafisso, anguilla, salmone e a tutto il pesce più grasso. Meglio evitare anche la zuppa di pesce. 
  15. Verdura. Consumare una porzione di verdura due volte al giorno, meglio se cruda. Le patate non sono da considerarsi verdura e vanno quindi mangiate in sostituzione del pane o della pasta, soprattutto non bisogna friggerle. 
  16. Frutta. Consumarne due porzioni al giorno, massimo tre. La frutta va bene e non va evitata, non bisogna però esagerare in quanto, se consumata in quantità eccessiva, fa ingrassare. Limitare il consumo di frutta secca e sciroppata, avocado, banane e uva. Evitare le arachidi. 
  17. Legumi. I legumi sono un ottimo sostituto della carne e possono essere consumati freddi, in insalata, o come zuppe, anche in associazione a pasta e riso. 
  18. Dolci. Sì al gelato alla frutta, ma con moderazione e senza aggiungere panna, sì anche ai ghiaccioli e ai budini di latte scremato. Sì, come si è già detto, alle torte fatte in casa, ma senza burro e creme. No a dolci troppi elaborati, merendine, brioche, cornetti. Sì alle marmellate, soprattutto a quelle senza zuccheri aggiunti. Sì, con moderazione, a miele, cacao in polvere e cioccolato fondente. No a crema di cioccolata, cioccolatini farciti, cioccolato con nocciole. 
  19. Bevande. Ricorda sempre che la risposta alla sete è l’acqua. Vanno bene, comunque, anche tè, caffé, orzo e tisane poco zuccherati (massimo un cucchiaino). No, come si è già detto, alle bibite zuccherate. 
  20. Metodi di cottura: ai ferri, alla brace, al vapore, alla griglia, al forno (senza grassi e con aggiunta di aromi e limone), al sale, bollito, al limone. No alle fritture e ai soffritti. 
 
Sicuramente adatta alle persone con colesterolo alto, questi consigli possono in realtà essere seguiti da CHIUNQUE voglia alimentarsi in modo sano e nel benessere generale!
PROVARE PER CREDERE!